Le persone non si possono illuminare grazie al pensiero altrui, o stando semplicemente alla presenza di qualcuno.

Tratto da “La Scomparsa dell’Universo” di Gary Renard – © 3V Edizioni

Oggi più che mai ci sono molte persone fortunate che si illumineranno dopo che il senso di colpa inconscio nelle loro menti verrà completamente guarito dallo Spirito . Il loro numero, negli ultimi decenni, è salito soprattutto perché sono molti quelli che studiano e praticano Un Corso In Miracoli.  Pensavi che avrei detto perché il mondo è più illuminato, vero? Mi dispiace, ma la salvezza non ha nulla a che fare con la massa critica. Le persone non si possono illuminare grazie al pensiero altrui, o stando semplicemente alla presenza di qualcuno. Gli può essere indicata solo la giusta direzione.

La maggior parte di quelli che oggi sono illuminati, o che lo sarà presto, non verrà annoverata negli annali della storia della spiritualità. Non è importante.

Come potrebbe esserlo in un sogno? Se loro sanno veramente che si tratta solo di un sogno, perché per loro dovrebbe essere più o meno importante che gli altri lo sappiano? I dettagli della loro vita avrebbero davvero qualche significato? No. Ma magari ci sono ancora degli amici che possono trarre beneficio dalla condivisione della loro esperienza.

Usa la tua mente per scegliere tra il corpo e il vero spirito, e così facendo perdonerai il mondo. È attraverso il tuo perdono che il tuo ego verrà disfatto. Come afferma il Un Corso In Miracoli in questo toccante passaggio:

La salvezza è disfare. Se scegli di vedere il corpo, vedi un mondo di separazione, di cose scollegate e avvenimenti che non hanno alcun senso. Questo appare e scompare nella morte, quello è destinato alla sofferenza, e alla perdita. E nessuno è esattamente com’era l’istante prima, né tra un istante sarà come è ora. Chi può avere fiducia dove si vede così tanto cambiamento, poiché chi ne è degno se non è altro che polvere? La salvezza è disfare tutto ciò. Perché la coerenza nasce nella vista di coloro a cui la salvezza ha liberato gli occhi così che non hanno bisogno di guardare al prezzo di mantenere la colpa, perché hanno scelto, invece, di lasciarla andare. UCIM(T-31.VI.2)

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L’unico modo per conoscere veramente la verità di Dio è quello di sperimentarla: sperimentare Dio direttamente.

Tratto da “Le Vite In Cui Gesù e Buddha Si Sono Incontrati” di Gary Renard – © 3V Edizioni

ARTEN:  Un Corso In Miracoli insegna che la separazione da Dio non è mai avvenuta. Quindi non hai mai lasciato Dio e stai solo sognando. L’unico modo per conoscere veramente la verità di Dio è quello di sperimentarla: sperimentare Dio direttamente. Nell’esperienza di quella realtà, che può accadere a chiunque, all’inizio molto brevemente, non ci sono domande. C’è solo la risposta. Non vi è dubbio né paura. Le domande vengono dal dubbio, ma non vi è dubbio nello Spirito. Quindi l’unica risposta che ti soddisferà veramente, quando si tratta di questo tipo di domande, è l’esperienza della tua perfetta unità con Dio.

Dopo aver avuto quell’esperienza e aver realizzato che mentre la provi non ci sono domande, ma solo la risposta, sembrerai tornare qui. E dopo un po’, ti renderai conto che hai delle domande. Se sei davvero attento, ti renderai conto che stai sognando le domande! Perché? Perché quelle domande letteralmente non esistono in Cielo. Esistono solo in uno stato di separazione, che è solo un sogno e quindi non si è mai verificato. Questo è un altro esempio del punto in cui entra in gioco la consapevolezza del sogno. Più ti accorgi che stai sognando, meno dubbi avrai su Dio. Ed è l’esperienza di Dio che ti fa capire che ciò che stai vivendo qui non è vero. Quella conoscenza, o gnosi, è personale. Come dice Un Corso In Miracoli: “La verità può solo essere conosciuta tramite l’esperienza. Essa non può essere descritta né spiegata. Io posso renderti consapevole delle condizioni della verità, ma l’esperienza proviene da Dio. Insieme possiamo soddisfare le sue condizioni, ma la verità ti apparirà da sola.”

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La matematica del non-dualismo è molto semplice. Il risultato è sempre Uno

Tratto da “Le Vite In Cui Gesù e Buddha Si Sono Incontrati” di Gary Renard – © 3V Edizioni –

Una delle credenze più comuni della New Age è che Dio ha creato l’universo duale per poter conoscere Se Stesso. La follia di quest’idea non viene quasi mai messa in discussione. È come dire che per godere, apprezzare e sperimentare la gioia orgasmica del sesso devi spararti nella pancia in modo da avere un’esperienza dualistica di confronto.

Ma Dio non è folle. La Verità è uno stato costante e, come dicono sia Un Corso In Miracoli sia la Bibbia, Dio è ancora perfetto Amore. Questo mondo dei sogni è l’opposto della perfezione, ma la Realtà di Dio ci offre una Casa perfetta a cui tornare.

Tuttavia, per tornare a Casa nel mondo Reale, occorre prima svegliarsi dal sogno di questo mondo. Non ci sono due mondi reali. La matematica del non-dualismo è molto semplice. Il risultato è sempre Uno.

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Tutte le esperienze, sesso compreso, sono stati mentali

Tratto da “La Scomparsa dell’Universo” di Gary Renard – © 3V Edizioni

Una delle cose che mi piacciono del capolavoro spirituale “Un Corso in Miracoli “ è che il sesso non è assolutamente considerato un problema. Non c’era alcun giudizio sul comportamento. L’unica domanda è: cosa desidera avere lo studente come propria identità, il corpo o lo spirito? Se sceglie lo spirito, non significa che non può più fare sesso. Insistere sulla castità per se stessi o per chiunque altro è giudizio piuttosto che perdono, anche se per qualcuno può essere perfettamente appropriato scegliere la castità se vuole. Non desiderare il corpo come propria identità significa semplice­mente che alcuni studenti, a un certo punto, ricordano quello che loro e i loro partner sono veramente. Per chi è innamorato, il sesso può essere usato come un simbolo di unione e manifestazione dell’amore.

Tutte le esperienze, sesso compreso, sono stati mentali: anche se l’illusione è di sperimentarle nel corpo. Mi ricordo di una volta che andai in una chiesa a Boston per ascoltare una conferenza di due monaci buddisti cresciuti vicino al confine tra l’India e il Tibet. Dopo la conferenza le persone del pubblico potevano fare delle domande. Per lo più si trattava delle solite belle domande “spirituali” che normalmente la gente fa in queste occasioni. Poi però una donna ebbe il coraggio di alzarsi e chiedere ai monaci come potevano stare così a lungo – in un caso, trent’anni – senza fare sesso. Il monaco che aveva praticato la castità più a lungo, e che parlava un ottimo inglese, come quello del Dalai Lama, ci pensò un attimo e poi sorprese il pubblico con la sua risposta: “Quando vieni in continuazione, non fa alcuna differenza”.

Dal punto di vista delle mie nuove esperienze, ora potevo vedere che la risposta di quel monaco felice era in linea con la risposta del “Corso” al dilemma di rinunciare al mutevole universo illusorio. Quello che offriva lo Spirito Santo era qualcosa di costante rispetto all’esperienza precaria e inaffidabile che ogni mente, apparentemente separata, vive.

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La mente proietta il tuo film

Tratto da “La Scomparsa dell’Universo” di Gary Renard – © 3V Edizioni

ARTEN: voglio farti una domanda: di notte nel tuo letto, quando dormi e sogni o come nel tuo caso, a volte, anche prima di dormire con gli occhi chiusi, vedi forse delle immagini in movimento e senti dei suoni?

GARY: Sì, e quando dormo quei sogni sembrano reali come te adesso.

ARTEN: Proprio così, anche se, la maggior parte delle persone, non si ferma mai a pensare o a chiedersi con cosa esattamente vedono quelle immagini oniriche. I loro occhi sono chiusi! Quindi, certamente, se gli occhi del corpo sono chiusi, non può essere che stiano vedendo con quelli. Questo è un punto importante.

GARY: Va bene, te lo concedo. Quindi sto vedendo con la mia mente.

ARTEN: La verità è che, quando ti sembra di essere sveglio durante il giorno e hai gli occhi aperti, non stai davvero vedendo con gli occhi del corpo, non più di quanto tu possa farlo di notte mentre dormi. È sempre la mente che ascolta, sente e fa le cose per le quali dai credito ai sensi del corpo. Non c’è alcuna eccezione a questo. Il corpo stesso è solo una parte della tua proiezione.

Man mano che raggiungerai la padronanza, ti renderai conto che il film che stai guardando è tutto una tua proiezione; non viene dalla mente di qualcun altro perché c’è una sola mente. Questo è il motivo per cui ogni giudizio è follia. Sì, la proiezione, che tu chiami universo, proviene da un livello differente e separato da quello in cui stai vivendo. È per questo che sembra reale se lo si ritiene reale. A questo livello il corpo sembra sperimentare qualcosa al di fuori di sé, ma quello che sembra essere al di fuori di te è semplicemente una macro visione che viene proiettata dalla tua mente, mentre la tua esperienza qui è semplicemente una micro visione che viene proiettata sempre dalla tua mente! È assolutamente vero che solo la tua interpretazione di essa – il tuo giudizio o il tuo perdono – la rende reale o irreale.

Ora, a mano a mano che si diventa esperti nell’applicazione del perdono, il dolore e il disagio diminuiscono e talvolta scompaiono.

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Spiritualità e fisica quantistica

Tratto da “La Tua Realtà Immortale” –  Gary Renard  © 3V Edizioni

Oggi, anche i fisici quantistici confermano che il tempo e lo spazio sono solo illusioni. Passato, presente e futuro si verificano tutti contemporaneamente. In realtà siamo esseri non-locali che hanno un’esperienza locale. Può sembrare che tu sia laggiù e che io sia qui, ma è una bugia. Lo spazio è solo un’idea di separazione, come lo è il tempo. Abbiamo diviso il tempo e lo spazio al fine di avere l’impressione dell’ esistenza di intervalli di tempo e luoghi differenti, ma prima che questo fosse fatto tutto era uguale, anche se ora sembra diverso, perché è tutta un’illusione basata sull’idea della separazione. Questo i fisici ancora non lo riconoscono. Per il momento sanno solo che la nostra esperienza è un’illusione se paragonata al modo in cui le cose sono veramente quando si guardano più da vicino! Non hanno ancora la visione d’insieme, solo delle parti. La scienza e la spiritualità non si sono ancora completamente incontrate, ma lo faranno.

Ad esempio, loro sanno che se io guardo una stella che si trova a 20 miliardi di anni luce, la faccio cambiare istantaneamente a livello subatomico. Com’è possibile? Questo succede perché la stella non si trova davvero a 20 miliardi di anni luce, ma nella mia mente. O, più precisamente, è una proiezione della mia mente. L’ho inventata io e quindi viene “da me”, non “a me”, come la maggior parte delle persone pensano. E nemmeno apparirebbe se non la guardassi o la toccassi. È energia, fatta veramente dal pensiero, è per questo che l’energia non può essere distrutta. La materia è solo una forma diversa di energia, energia che va e viene e si ricicla.

Il tempo, lo spazio e le differenze sono false, nonostante le apparenze. E la ragione per cui tutto sembra essere connesso è perché c’è una sola illusione, proprio come c’è un solo Dio. Ma Dio non ha niente a che fare con l’illusione. Questa è una falsa supposizione, fatta dalle persone, alla quale è seguito un Dio fatto a loro immagine. Mentre in origine è stato Dio a crearci a Sua immagine: Uno, perfetto e innocente. L’unità che esiste nell’illusione è un’unità di imitazione, perché l’ego cerca sempre di imitare Dio.

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DAL DUALISMO AL PURO NON-DUALISMO

Arten e Pursah, i maestri ascesi di Gary Renard, ci guidano attraverso il riconoscimento e il superamento dei 4 paradigmi che l’umanità deve attraversare per riconnettersi alla sua Vera Origine – l’Amore – dal quale non si è mai separata. Riconoscere questo vuol dire guarire e ritrovare l’integrità che pensavamo fosse andata perduta.*

 

ARTEN: … una delle nostre sfide sarà quella di insegnarti che il dualismo alla fine deve portare agli insegnamenti e alle pratiche di semi-dualismo, di non-dualismo e infine di puro non-dualismo, se si vuole sperimentare l’amore di Dio. Anche se questo ora ti suona complicato, vedrai che è davvero molto semplice e sarà presentato in maniera comprensibile e lineare.

Il dualismo è lo stato che riguarda quasi tutto l’universo. È la mente che crede nell’assoluta realtà di soggetto e oggetto. Concettual­mente, si riferisce a coloro che credono in un Dio che ha fatto due mondi entrambi veri: il mondo di Dio e il mondo degli uomini.

Nel mondo degli uomini, molto pratico e oggettivo, si crede che ci sia realmente un soggetto – tu – e un oggetto, vale a dire, tutto il resto. Questo paradigma è stato ben espresso dal modello della fisica newtoniana. Gli oggetti che compongono l’universo di un essere umano, che fino a un secolo fa veniva semplicemente chiamato il mondo e al quale si faceva riferimento per qualsiasi manifestazione, esistono indipendentemente da te e possono essere manipolati da te: “te” che significa il corpo e il cervello che sembra farlo funzionare. In realtà, come abbiamo già accennato, l’idea che il corpo e il cervello possano sembrare essere stati causati dal mondo, dovrà essere completamente rovesciata.

Il modo di rapportarti a Dio che accompagna questo approccio all’apprendimento consiste, gioco forza, nel ritenere che Egli si trovi da qualche parte al di fuori di te. Ci sei tu e c’è Dio, apparentemente separati l’uno dall’altro. Dio, che in verità è Reale, sembra distante e illusorio. Il mondo, che in verità è illusorio, sembra vicino e reale. Pertanto Dio e i messaggi che sembrano provenire da Lui sono in con­flitto.

Il successivo paradigma di apprendimento che si va ad attraversare durante il ritorno a Dio viene a volte identificato come semi-dualismo. Questo potrebbe essere descritto in modo semplificato come una forma di dualismo meno duro, perché certe idee vere hanno cominciato a essere accettate dalla mente. Ripeto, non fa alcuna differenza quale sia la religione, perché questa è solo una delle cause per cui in tutte le religioni ci sono delle persone molto simpatiche, gentili e relativamente non giudicanti. Un’idea di questo paradigma che la mente potrebbe accettare è il semplice concetto che Dio è Amore. Tuttavia, un’idea semplice come questa, se ci si credesse veramente, porterebbe con sé alcuni quesiti molto complessi. Tipo, se Dio è Amore, può essere anche odio? Se Dio è davvero Amore perfetto, può essere anche Amore imperfetto? Se Dio è Creatore può essere vendicativo verso ciò che Lui stesso ha creato? Continua la lettura di DAL DUALISMO AL PURO NON-DUALISMO

Cos’è un Miracolo

Il miracolo è l’opposto dell’ego sotto ogni aspetto: nella sua origine, effetti e conse-guenze. L’ego è: tutto l’odio crudele, il bisogno di vendetta e le grida di dolore, la paura di morire e la spinta ad uccidere, l’illusione di non essere fratelli e il sé che sembrava essere solo in tutto l’universo. Il miracolo corregge questo terribile errore riguardo te stesso

Ne "La Scomparsa dell'Universo" Gary Renard riporta 17 conversazioni  illuminate con i Maestri Arten e Pursah, una per capitolo. Il miracolo è il tema del terzo capitolo. (© 3V Edizioni - diritti riservati)

I miracoli cadono come gocce di pioggia rigeneratrice dal Cielo su di un mondo arido e polveroso, in cui creature affamate ed assetate vengono a morire.1

 ARTEN: Man mano che andremo avanti faremo in modo che tu capisca il sistema di pensiero di “G” (Gesù) che, se praticato con lui o con lo Spirito Santo, ti aiuterà a sviluppare la vera percezione e aiuterà lo Spirito Santo a guarirti e a riportarti a essere quello che veramente sei. Questo porta in primo piano una delle caratteristiche interessanti del miracolo: un miracolo secondo il Corso è un cambiamento di percezione 14 che porta verso il sistema di pensiero dello Spirito Santo e non semplicemente una modifica dei propri pensieri, forme o circostanze. Il Corso dice che il miracolo può farti andare molto più lontano e farti progredire molto più in fretta lungo il tuo cammino spirituale di quanto sarebbe stato possibile altrimenti. Ad esempio il Testo dice:

 Il miracolo è l’unico strumento a tua immediata disposizione per controllare il tempo.15

E:

 Il miracolo sostituisce un apprendimento che avrebbe potuto richiedere migliaia di anni.16

Le affermazioni che “G” fa qui non sono oltraggiose, dicono solo che la verità è basata sulle leggi della mente e sulle leggi di Dio. Affronteremo il concetto del tempo come viene presentato nel Corso in una delle nostre prossime visite.

Al fine di poter imparare a risparmiare tempo, sarebbe molto utile se avvicinassi il Corso come il sistema di pensiero originale che è, piuttosto che vederlo come una continuazione del Cristianesimo, cosa che non è. Continua la lettura di Cos’è un Miracolo

Il Gesù Sotterraneo

Il nome di Gesù è il nome di colui che era un uomo e che per primo realizzò la vera percezione ossia la conoscenza. Gesù è nostro fratello, è uno di noi, parte della Figliolanza. Quando impareremo a riconoscere il suo Vero messaggio, ad ascoltarlo e a seguirlo ci indicherà la strada per superare la morte e riconoscere che siamo come il nostro Creatore.
Ne "La Scomparsa dell'Universo" Gary Renard riporta 17 conversazioni  illuminate con i Maestri Arten e Pursah, una per capitolo. Questo è un estratto del secondo capitolo. (© 3V Edizioni - diritti riservati)

ARTEN: … Ma riconoscere l’illusione è solo una parte del processo del perdono per come lo insegna “G” (Gesù), non è tutto. Il resto arriverà. Ma prima di conoscerlo, dovrai essere uno con il “G” sotterraneo.

GARY: Potresti spiegarti meglio?

ARTEN: Beh, amavo “G”. Era come una luce che guida i bambini alla loro vera Casa in Cielo. Una volta ero con lui e dissi qualcosa sul perdonare, e lui mi disse che ormai ero un tutt’uno con il “G” sotterraneo. Poi disse che quello significava semplicemente che stavo cominciando a pensare come lui e a volte proprio insieme a lui. Solo così, mi disse, poteva unirsi ulteriormente alla mia mente ed essere ancora più vicino a me, perché stavo cominciando a vedere come lui e a pensare con lo stesso atteggiamento interiore: questo è ciò che è veramente la vista spiri­tuale. Come abbiamo già detto, essa non ha nulla a che fare con gli occhi del corpo, sebbene tu possa sperimentare i simboli di questo atteggiamento interiore, che possono essere visti occasionalmente con gli occhi del corpo. Voglio comunque sottolineare una cosa: le persone non dovrebbero rammaricarsi o sentirsi inadeguate, se non vedono tali simboli. Non sono necessari. Alcune persone, come te, hanno un dono per questo, ma per altre persone i doni sono in altre aree. L’effetto apparente è superfluo, è la causa che conta.

Naturalmente “G” era talmente identificato con lo Spirito Santo, da rivolgersi a me come Spirito Santo e non come corpo. Se le persone non si sentono a loro agio con “G”, possono sempre pensare di stare con lo Spirito Santo. Ma finché pensi di essere un corpo o un’anima specifica, può essere più utile per te pensare a un essere specifico, piuttosto che astratto, che ti aiuti e ti accompagni oltre tutti i simboli. Continua la lettura di Il Gesù Sotterraneo