Da oltre venti anni Arten e Pursah, i maestri ascesi di Gary Renard, rendono più chiaro ed accessibile a chi si avvicina per la prima volta e a chi lo studia da lungo tempo l’insegnamento conosciuto come Un Corso In Miracoli.
Di seguito riportiamo i passi de la “Scomparsa dell’Universo” ©, primo libro della trilogia, nei quali i maestri di Gary dichiarano lo scopo del loro intervento nella scena umana.
PURSAH:… adesso su questa terra c’è un documento spirituale che esprime per quanto sia possibile ciò che Gesù realmente desidera dire. E c’è un’ottima ragione per questo. È stato dettato da lui, parola per parola, a una persona che ha impiegato sette anni della sua vita per scriverlo. In esso non ci sono opinioni di altri, ma solo quelle di Gesù. Non è stato modificato per essere adattato a qualche religione, né cambiato al fine di far presa sul grande pubblico. L’ultima revisione è stata fatta direttamente da Gesù attraverso questa donna.
Questo documento è una presentazione completa nonché una formazione completa. Non è il manuale di una religione o di un codice di condotta morale. È un sistema di pensiero che afferma che se ci si prende cura della mente, tutto il resto seguirà naturalmente.
Fortunatamente, questo insegnamento, conosciuto come Un Corso In Miracoli, non è destinato a promuovere una qualche organizzazione ossessionata dall’idea di cambiare un mondo di sogni, anziché la mente del sognatore. È un corso per autodidatti, una metamorfosi uno a uno in Cristo, fatta a livello della mente tra te e Gesù, o te e lo Spirito Santo, se preferisci pensarla in questo modo. Entrambi sono validi. Questo ti pone nella fortunata posizione di imparare molto di più dal maestro di quanto avresti potuto fare duemila anni fa: se sei disposto a seguirlo. Lui sì che dovrebbe essere chiamato maestro. Molti si definiscono tali, ma non li vedrai andare in giro a guarire i malati o a risuscitare i morti.
Ci sono cose che le persone del mondo, all’alba di questo nuovo millennio, diversamente del passato, sono semplicemente in grado di comprendere. Il messaggio di Gesù non è cambiato, ma è cambiata la tua capacità di comprenderlo grazie a un quadro più ampio del mondo e della mente. Gesù può portare le persone insieme a lui solo usando concetti che possono essere compresi. Alla fine, tutto tranne Dio è una metafora. Ma nel frattempo ci sono cose da insegnare e da apprendere.
Ti ho detto prima che la gente di tutto il mondo non potrà mai vivere in pace finché non avrà raggiunto la pace interiore. La pace interiore e la vera forza sono gli obiettivi principali di Un Corso In Miracoli, ma il Corso prevede un modo veramente unico per realizzarli dentro di te. Il mondo cambierà grazie al Corso, ma non è per questo che il Corso è stato fatto. Esso è per te. È un dono. Ma è anche una sfida. A volte sentirai la gente dire che il Corso è semplice, ma di rado sentirai dire che è facile. A volte ti potrà sembrare che sia il mondo a cambiare, ma il Corso si occupa della causa di tutto non degli effetti. E cos’è il mondo se non un effetto? Certamente questo non è quello che il mondo crede: tuttavia questo mondo non è niente di speciale.
ARTEN: Prima di lasciarti vogliamo prepararti per le prossime tre settimane. Sarai guidato a fare ciò che dovresti se ti ricorderai di chiedere allo Spirito Santo di guidarti quando hai tempo. Sii pratico. Non devi chiedergli se va bene bere una tazza di caffè, a meno che per te non sia un problema. Ma non prendere decisioni importanti da solo a meno che non si tratti di un’emergenza e non ci sia il tempo di chiedere. Se ne avrai bisogno riceverai automaticamente la guida che ti serve. Per quanto riguarda la nostra prossima visita, ritorneremo tra ventun giorni: ma tu nel frattempo avrai del lavoro da fare. Per favore dimmi ora brevemente cosa ti ricordi dell’allegoria della caverna di Platone che ti leggeva tua madre. Dammi solo un quadro generale di quello che ti ricordi.
GARY: Beh, era piuttosto impressionante. Non impressionante come questo, ma… mi ricordo che c’erano degli uomini imprigionati in una caverna, incatenati così stretti che non riuscivano né a girare la testa né a muovere gli occhi. L’unica cosa che riuscivano a vedere era la parete della caverna di fronte a loro. Erano lì da così tanto tempo che non riuscivano a ricordare nient’altro; conoscevano solo quello. Potevano vedere delle ombre sulla parete di fronte a loro e sentire qualche suono. Ma dato che quello era tutto ciò che conoscevano, pensavano che quella fosse la realtà. Era tutto abbastanza triste, ma erano così abituati a esso che lo ritenevano normale se non addirittura comodo.
A un certo punto uno dei prigionieri riuscì a liberarsi e andando in giro poté rendersi conto di trovarsi in una caverna e vedere la luce che proveniva dall’ingresso. Ci volle molto tempo prima che i suoi occhi fossero in grado di sopportare quella luce, ma alla fine riuscì ad arrivare all’ingresso dove poté vedere le persone che passavano fuori sulla strada e rendersi conto che quelle che venivano riflesse sulla parete all’interno della caverna erano solo le loro ombre.
Realizzando che i prigionieri all’interno della caverna non potevano comprendere che tutto quello che stavano guardando era falso, il prigioniero liberato tornò dentro per cercare di condividere con loro la sua conoscenza. Loro però erano talmente abituati al loro modo di pensare che non vollero assolutamente ascoltare quello che la persona liberata aveva da dire. Anzi volevano il contrario. Volevano ucciderlo. Era come quello che mi hai detto: le persone possono pensare di voler essere libere, ma non sono veramente disposte a rinunciare al proprio modo di vedere le cose.
ARTEN: Grazie, Gary. Tua madre è contenta. Per Platone, la persona libera era il suo mentore Socrate: che venne condannato a morte e costretto a bere il veleno. Ma potresti metterci i nomi di molti insegnanti straordinari che hanno sfidato gli altri a elevarsi al di sopra del mondo. Molti hanno avuto il corpo distrutto durante il processo, ma questo non ha molta importanza. Platone con questa storia stava cercando di dire al mondo che la realtà non è affatto quella che si crede.
Per quanto grande fosse Platone, egli non sapeva bene da dove provenivano le ombre. Tu lo saprai. Platone pensava che la luce venisse dal Bene, il che è vero simbolicamente parlando. Ma pensava anche che le ombre che la gente vedeva, con gli occhi del corpo per tutta la vita, fossero l’espressione delle idee perfette di tutte le cose. Questo non è vero. Gesù sapeva cosa causava realmente le ombre: e sapeva cosa fare esattamente a riguardo. Condivideremo anche questo con te.
Sarebbe utile per te capire che la realtà di Gesù non è la stessa realtà del mondo. Lui non è qui nell’illusione. Come quando tu svegliandoti da un sogno nel tuo letto non sei più nel sogno. A volte potresti sperimentare il sogno come se fosse reale, ma non può esserlo. Hai provato molte volte a portare Gesù nel tuo sogno, ma lui ha un’idea migliore. Vuole che tu ti svegli in modo da poter stare con lui. Egli vuole che tu sia libero: completamente al di fuori dal sogno. Fuori dalla caverna di Platone. Al di fuori da ogni limite e al di là di tutti i confini.
Hai pensato spesso che dovresti provare a fare qualcosa di più che essere una persona amorevole, per poter esemplificare l’amore di Gesù. Ma non è questo che serve. Se vuoi davvero essere perfetto Amore, come lui e Dio, allora quello che devi fare è imparare a rimuovere con l’aiuto dello Spirito Santo le barriere che hai innalzato tra te e Dio. Poi sarà naturale e inevitabile venire a conoscenza di ciò che sei veramente.
La tua ammirevole determinazione a rimuovere il conflitto dalla tua vita ti ha portato a raggiungere uno stato d’animo in cui sei pronto a passare nella corsia ad alta velocità. La spiritualità di ultima generazione è tua su richiesta: fino a quando sarai disposto a imparare. Gli insegnamenti che Gesù condividerà con te non sono per tutti: nell’illusione temporale, non per tutti contemporaneamente. Ma sono per te. Lo saprai riconoscendo il conflitto. Se non lo riconosci allora sentiti libero di dircelo in qualsiasi momento, e cesseremo le visite. Non ti stiamo portando degli ordini da parte di Dio. Non puoi credere ancora a questo, perché Dio non fa richieste alla gente. Tu pensi che quello che è rappresentato qui sia la volontà di Dio, ma tu e il mondo siete in errore su questo. È qualcos’altro quello che viene costantemente rappresentato qui: vale a dire la tua apparente separazione da Dio. Vogliamo aiutarti a tornare alla tua realtà in Lui.
L’apparente interazione tra te e Dio è davvero un’interazione all’interno della propria mente inconscia divisa: tra la parte di te che ha dimenticato la realtà e la parte della tua mente dove dimora lo Spirito Santo. Egli non ti ha mai lasciato. La sua Voce è la tua memoria di Dio che ti insegna a essere vigile per Lui: è il ricordo della tua vera Casa. Questa Voce rappresenta la tua realtà a lungo dimenticata. Ora devi imparare a scegliere, come i prigionieri della caverna di Platone, qualcosa che avrai una enorme resistenza a scegliere. Dovrai imparare a scegliere tra lo Spirito Santo, che rappresenta il vero te, e la parte della tua mente che rappresenta il falso te. E lo imparerai in modo che la tua mente inconscia a lungo imprigionata possa finalmente essere liberata. È letteralmente impossibile per te fare questo da solo. Puoi senz’altro provarci. Ma il lasciarti aiutare può farti risparmiare molto tempo.
Poi, come noi, sarai uno con il Gesù sotterraneo. Non sarà facile pensare come lui, ma questo sarà il tuo vero lavoro. Qualsiasi altra cosa tu farai nel mondo sarà solo una copertura di questo lavoro. Da ora in poi il tuo vero lavoro sarà quello di imparare, praticare e infine applicare con grande maestria la stessa arte di perdono avanzato che praticava Gesù. Questo è il modo in cui tu sarai riportato dallo Spirito Santo al Regno di Dio.
In quest’epoca anche tu credi, come il resto del mondo, che la saggezza consista nell’avere una buona capacità di giudizio. Durante la nostra prossima visita, ti diremo cos’è realmente la saggezza. Da oggi fino al nostro ritorno lascia che sia lo Spirito Santo a guidare la tua mente. Ogni giorno per almeno alcuni minuti, pensa a Dio e a quanto lo ami. Poi, proprio come hai fatto prima della nostra prima apparizione, lascia andare la tua mente. Scoprirai mio caro fratello che le acque calme scorrono profonde.
Come molti altri hai avuto dei momenti nella tua vita in cui temevi di andare all’inferno. Non ti rendevi conto di esserci già. C’è un’antica tradizione mistica ebraica che vede l’inferno come la distanza da Dio e il Cielo come la vicinanza a Lui: un pensiero senz’altro valido. Così, mentre lasci che la tua mente venga guidata in questa nuova avventura, cerca di ricordare che tutto ciò che vedi nell’universo della percezione ha due scopi tra i quali devi scegliere. Uno scopo ti terrà prigioniero, l’altro ti libererà. Se scegli l’interpretazione dello Spirito Santo in ciò che stai vedendo, allora troverai quanto insegna Gesù nella nuova scrittura:
Tutto ciò che ti è dato è per la liberazione: la vista, la visione e la Guida interiore, tutte ti conducono fuori dall’inferno con coloro che ami al tuo fianco, e l’universo assieme a loro. 10(T-31.VII.7:7)
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ARTEN: Hai avuto delle settimane piuttosto movimentate. L’hai letto?
GARY: Vuoi dire il Corso?
ARTEN: Sì….so che hai già letto il Testo. Dovrai rileggerlo molte volte. Il Libro degli Esercizi prevede un anno di lavoro, ma di solito gli studenti ci mettono di più. Tu impiegherai un anno e quattro mesi e mezzo per finirlo. Il Manuale per gli Insegnanti è la parte più facile, anche se quasi tutti dimenticano che essere un insegnante di Dio significa praticare il perdono. Come dice il Corso:
Insegnare è dimostrare. 2(M.Int.-2:1)
La maggior parte degli studenti sembra credere che l’insegnamento segua la forma tradizionale insegnante-studente, ma c’è molto poco di tradizionale nel Corso. Sarebbe molto meglio provare a impararlo piuttosto che insegnarlo.
GARY: Tutti vogliono interpretare quello che leggono, credo sia una tendenza naturale.
ARTEN: Se Gesù avesse voluto che il significato del suo Corso fosse oggetto di interpretazione piuttosto che della sua istruzione, allora perché darla? Perché non lasciare a ognuno la propria versione, che è esattamente quello che ognuno ha sempre fatto durante tutta la propria vita apparentemente separata? La verità è che, se capisci realmente Un Corso In Miracoli, cosa piuttosto rara, allora c’è solo un’interpretazione possibile. Se la cambi, cosa piuttosto frequente, allora non hai più Un Corso In Miracoli. Ricordi cosa dice il Testo sulla prima legge del caos?
GARY: Credo di sì, ma è meglio che controlli.
ARTEN: Bene. Leggi il passaggio che inizia con: «Ecco le leggi…».
GARY: Ok.
Ecco le leggi che governano il mondo che hai fatto. E tuttavia esse non governano nulla, e non c’è bisogno di infrangerle, ma semplicemente di guardarle ed andare oltre. La prima legge del caos è che la verità è differente per ciascuno. Come tutti questi principi, questo sostiene che ognuno è separato e ha un differente sistema di pensiero che lo taglia fuori dagli altri. Questo principio nasce dal credere che c’è una gerarchia nelle illusioni: alcune hanno maggior valore e quindi sono vere. 3(T-23.II.1:6-7/2:1-3)
PURSAH: Ognuno cerca di trovare e di esprimere la sua verità. Ma la sua cosiddetta verità è stata in realtà progettata per tenerlo bloccato dov’è. Quello che Gesù insegna nel suo Corso è che la verità non è diversa per ognuno. Non è relativa. Lui dice che la verità è verità, sia che venga compresa e accettata o meno. La verità non è soggetta a interpretazione e neanche il Corso lo è. Lui è il Maestro, tu sei lo studente. Se così non fosse allora che senso avrebbe fare il Corso? Sarebbe meglio fare quello che si vuole, lasciar vagare la mente in modo selvaggio, ubriacarsi.
GARY: Quindi quando hai detto nel tuo Vangelo: «Colui che scopre l’interpretazione di queste parole non assaggerà la morte» volevi dire che c’è una sola interpretazione possibile?
PURSAH: Esatto. Sei sulla strada giusta, fratello.
Ricorda, il Corso è così avanzato, perché Gesù ha usato sette anni della vita di una donna, con la sua disponibilità a passare sopra qualsiasi cosa, per poter dire esattamente quello che voleva dire.
GARY: Dovrò pensarci. Sembra la vecchia traduzione letterale della stessa Bibbia.
PURSAH: Come avrai già notato il Corso non è la Bibbia. Le parti del Corso che esprimono la non-dualità devono essere prese alla lettera, mentre le parti che sembrano esprimere la dualità dovrebbero essere considerate come delle metafore. Non c’è conflitto in questo, ma se non lo capisci penserai erroneamente che il Corso si contraddica. Come ho detto prima, alla fine tutto, eccetto Dio, è una metafora. Hai bisogno che ti venga dato un aiuto nella tua stessa lingua per poter raggiungere il fine. Il Corso ha a che fare con la guarigione del tuo senso di colpa inconscio per mezzo dello Spirito Santo e il ritorno al Cielo per mezzo della dinamica del perdono, dinamica che sfrutta l’enorme potenza della capacità di scegliere della tua mente.
Come ha detto Gesù:
Questo è un corso di addestramento della mente. 4(T-1.VII.4:1)
E poi:
Una mente non allenata non può realizzare nulla. 5(L.Int.-1:3)
GARY: Una volta ho sentito dire da un insegnante che si dovrebbe seguire chi dice di cercare la verità, ma stare alla larga da chiunque dice di averla trovata.
ARTEN: Non ti servirebbe a molto limitarti a incontrare qualcuno che conosce per davvero la verità, non trovi? Continueresti a cercare per parecchio tempo. Bene, Gesù conosce la verità, ma come può insegnarti come conoscerla se insisti nell’essere l’insegnante invece che lo studente?
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