Gary Renard parla di “Un Corso in Miracoli”: cosa insegna

“Spesso nei miei seminari mi vengono rivolte delle domande sul significato del Corso e di solito inizio la mia risposta dicendo che il modo migliore per conoscere il significato del Corso è accettare ciò che dice.

Può sembrare ovvio, ma il Corso dice un sacco di cose che la gente non vuole sentire, perché c’è un’enorme resistenza psicologica ad accettarle. Ad esempio dice: “Non c’è alcun mondo!” Questo è il pensiero centrale che il corso tenta di insegnare. La maggior parte delle persone non vuole sentire questo. Esse vogliono il mondo e le cose da cui sono attratte, sperando allo stesso tempo che le vengano risparmiate, almeno in parte, quelle cattive.

Eppure il Corso dice anche (qui è Gesù che parla in prima persona come Voce del Corso): “Una volta ti ho chiesto di vendere tutto ciò che avevi, di darlo ai poveri e di seguirmi. Questo è ciò che intendevo: se non hai alcun investimento in qualsiasi cosa di questo mondo, puoi insegnare ai poveri dov’è il loro tesoro. I poveri sono semplicemente coloro che hanno investito in modo errato e sono poveri davvero!”

Per investimento qui il Corso intende investimento psicologico: i suoi insegnamenti sono sempre dati a livello della mente, mai a livello fisico. Per poter tornare a Casa è necessario disfare l’ego lasciando che gradualmente lo Spirito Santo diventi la forza dominante della tua mente, in modo che alla fine possa diventare l’unica forza che hai veramente.”

——————

NOTA su UN CORSO IN MIRACOLI tratta da “Le Vite In Cui Gesù e Buddha Si Sono Incontrati”  © 3V Edizioni  diritti riservati

Lo scopo di questa “Nota” è di spiegare alcuni dei concetti fondamentali di Un Corso In Miracoli (UCIM), come si relazionano al tema del non-dualismo e qual è stata la loro rilevanza per l’illuminazione di maestri spirituali come Gesù e Buddha.

Anche una vera comprensione non-dualistica del Corso, cosa rara, non porterà all’illuminazione. Solo la pratica dell’applicazione degli insegnamenti nella tua vita quotidiana – come nelle tue relazioni, nelle tue esperienze e persino negli eventi che vedi in televisione – darà la possibilità all’illuminazione di accadere. Detto questo, procediamo.

UCIM è stato canalizzato da una psicologa universitaria che sentiva la Voce di Gesù (“G”). Si chiamava Helen Schucman e fu aiutata moltissimo nella trascrizione dal suo collega, il dottor William Thetford (Bill). Lui ha battuto a macchina le parole del Corso che Helen aveva stenografato e che gli leggeva dal suo taccuino. I due avevano una relazione tesa e lavoravano in un ambiente che Helen descriveva come “deprimente”. Poi un giorno Bill disse a Helen che ci doveva essere “un altro modo”. Lei condivise e insieme decisero di trovarlo. Il Corso è stato senza dubbio il risultato di tale decisione.

La storia completa di Un Corso In Miracoli (UCIM) è lunga e affascinante, ed è stata raccontata in diversi libri. Ai fini di questa breve “Nota”, dirò solo che ci sono voluti sette anni a Helen per canalizzare il Corso, ma poi continuò a sentire quella che lei chiamava “La Voce” per almeno altri cinque anni. Helen ha anche canalizzato due sezioni che sono state aggiunte al Corso in seguito. È chiaro che “G” non ha mai smesso di lavorare con lei. È anche chiaro che, a causa di questa continuità, “G” è stato l’autore del Corso dall’inizio alla fine. Lui ha corretto gli errori di Helen, specialmente nei primi 5 dei 31 capitoli del Testo, fu sempre Lui il solo responsabile della coerenza di più di un milione di parole. Il Corso è composto dal Testo, dal Libro Degli Esercizi, che comprende 365 lezioni e dal Manuale Per Gli Insegnanti. Per comodità e approfondimento, le citazioni tratte dal Corso sono annotate ed elencate in un indice alla fine del testo.

Gli altri tre attori principali nella storia del Corso furono il Dr. Kenneth Wapnick, Judith Skutch Whitson e Bob Skutch. Con Helen e Bill i cinque alla fine fondarono la Foundation for Inner Peace, che divenne l’editore del Corso nel 1976. Il Dr. Wapnick divenne quello che i miei insegnanti descrivono nel mio primo libro, La Scomparsa dell’Universo, come “il più grande insegnante del Corso“.

Il volume combinato, terza edizione di Un Corso In Miracoli è l’unica edizione che contiene nello stesso volume tutti gli scritti che la Dott.ssa Helen Schucman, il suo scriba, ha autorizzato a stampare. È pubblicato esclusivamente dalla Foundation for Inner Peace, l’organizzazione scelta dalla Dott.ssa Schucman nel 1975 per questo scopo. Questo volume combinato include anche i supplementi al Corso: “Psicoterapia: Scopo, Processo e Pratica” e “Il Canto Della Preghiera“. Queste sezioni sono estensioni dei principi del Corso, dettati alla Dott.ssa Schucman poco dopo che era stato completato Un Corso In Miracoli.

L’UCIM è un corso di autoapprendimento, non una religione. Sebbene le persone si incontrino in gruppi di studio e fondino chiese che dicono essere basate su UCIM, alla fine il Corso, come la spiritualità, ha lo scopo di portare a vivere un’esperienza che non si trova nel mondo, ma è conseguenza di un certo modo di guardare il mondo. Questa esperienza viene da dentro.

Come studente del Corso, il mio ruolo negli ultimi 24 anni è stato quello di chiarirlo e spiegarlo in modo che gli studenti fossero in grado di applicarlo. Ho potuto farlo solo grazie ai miei insegnanti. Senza un aiuto serio, non avrei potuto capire UCIM.

Fa parte dello stile del Corso un’ingegnosa ripetizione. Sarebbe impossibile imparare il Corso se non venissero continuamente rafforzate le sue idee. È così che si apprende il sistema di pensiero che rende possibile il vero perdono che caratterizza il Corso. Troverai delle ripetizioni in questo libro, così come troverai alcune cose che sono già state dette negli altri miei libri e se le usi ti aiuteranno a raggiungere lo scopo. La ripetizione non è solo accettabile nell’insegnamento e nell’ apprendimento del Corso, è obbligatoria. L’approccio del Corso consiste nel disfare il falso che viene definito ego, in modo che tu possa vivere l’esperienza della tua Divinità. Ne parleremo a breve, ma prima vorrei far notare che c’è una differenza tra la spiritualità reale e ciò che negli ultimi decenni è stato accettato come spiritualità, quello che viene definito il movimento di auto-aiuto.

Non è mia intenzione svalutare il movimento di auto-aiuto. Non sono un ipocrita. Ho usato il movimento di auto-aiuto con successo nella mia vita. Solo che ora conosco la differenza tra questo investimento e un vero affare, e quello che i miei insegnanti mi hanno dato, è il vero affare. Il movimento di auto-aiuto consiste nell’ottenere ciò che vuoi, facendo accadere le cose nel mondo, attraendo quello che c’è fuori di te per raggiungere i tuoi obiettivi. Questo approccio si basa su una premessa sbagliata. La premessa è: se ottieni quello che vuoi, sarai felice. La verità è che se ottieni quello che vuoi, ti sentirai bene solo per un breve periodo e poi vorrai qualcos’altro. È come la carota e il bastone progettati dall’ego. Il sistema di pensiero dell’ego è basato sull’idea di separazione: quest’idea sostiene che, in qualche modo, ci siamo separati sia dalla nostra Sorgente, che è Dio, sia gli uni dagli altri. Se la tua felicità e la tua pace mentale dipendessero davvero da ciò che accade in questo mondo, saresti nei guai, perché l’unica cosa su cui puoi contare in questo mondo egoico illusorio è che continuerà a cambiare. Perché è questo quello che fa l’illusione. La sua manifestazione è fugace e transitoria, offre al massimo una soddisfazione temporanea.

Ma se quello che succede nel mondo non fosse importante? Chiaro che per l’ego questa è eresia, ma cosa succederebbe se davvero non ti importasse? E se tu potessi essere felice, forte e pacifico, indipendentemente da ciò che accade nel mondo? Avresti il vero potere. Avresti la vera forza e la libertà, questa è la vera spiritualità.

Avendo insegnato in 44 Stati negli Stati Uniti e in 30 Paesi del mondo per 14 anni, non ho potuto fare a meno di notare, dalle molte domande che mi vengono poste, che ovunque c’è un tremendo senso di scarsità. Le persone tentano di aggiustare quella scarsità a livello della forma – quello che potremmo definire lo schermo che riteniamo sia la nostra vita – cercando di ottenere qualcosa, come una cosa materiale o una relazione, che pensano possa in qualche modo cancellare quel senso di mancanza. Tuttavia cercano nel posto sbagliato. La mancanza è dentro, non fuori, non è causata da ciò che la maggior parte della gente pensa. Come afferma Un Corso In Miracoli:  “Il senso di separazione da Dio è l’unica mancanza che hai realmente bisogno di correggere.” 1

Ho detto che l’ego è un sé falso, ma c’è un altro Sé: quello vero. Il vero Sé è qualcosa che non ha niente a che fare con questo mondo o il corpo. Il tuo corpo è semplicemente un simbolo di separazione. Il vero Sé è qualcosa di immortale, invulnerabile, costante e immutabile, inseparabile e intero; qualcosa che non può essere toccato da nulla in questo mondo, qualcosa che non può essere minacciato in alcun modo.

Quando il Corso all’inizio dice: “Nulla di ciò che è reale può essere minacciato“,2 è questo che intende. Ossia intende che il vero Sé non può essere minacciato. Quando continua dicendo: “Nulla di irreale esiste“,3 sta parlando di ogni altra cosa, ogni cosa che non sia il Sé immortale, immutabile e invulnerabile. Ecco perché il Corso è un sistema di pensiero spirituale puramente non-duale. Infatti afferma che dei due mondi – il mondo invisibile di Dio e il mondo dell’uomo che credi di vedere – solo il mondo di Dio è vero e nient’altro è vero.

Il mondo di Dio non può essere visto con gli occhi del corpo, solo raramente si possono percepire dei simboli temporanei, perché il corpo rappresenta un limite alla consapevolezza. Tuttavia, la perfetta unione con la Sorgente può essere sperimentata. Anche se qui ti sembra di essere un corpo, puoi sperimentare il vero Sé. L’esperienza spirituale è molto importante, è l’unica cosa che ti può rendere felice. Le parole non lo fanno, come non lo faranno le mie parole. Come dice il Corso: “Non dimentichiamo, però, che le parole non sono altro che simboli di simboli. E quindi sono doppiamente lontane dalla realtà.” 4 E se ci pensi, come può un simbolo di un simbolo renderti felice? Come può farti sentire pieno, completo e soddisfatto? Anche una descrizione della Realtà del mondo di Dio non lo farà. Sono ancora solo parole. Ma un’esperienza della realtà, di ciò che veramente sei e di dove sei, ti renderà felice perché è un’esperienza piena, completa e soddisfacente.

Gli Gnostici si riferivano a questa esperienza diretta di Dio come alla gnosi, che significa conoscenza. Ma non una conoscenza intellettuale o nozionistica. Quando il Corso usa la parola conoscenza, spesso usa la C maiuscola, perché come la parola gnosi, si riferisce all’esperienza diretta, o Conoscenza di Dio.

Come si arriva a questa esperienza, che è al di sopra di tutto ciò che questo mondo ha da offrire? Ci si arriva disfacendo il proprio ego. Come afferma sinteticamente UCIM: “La salvezza è disfare.” 5 Questo è un approccio geniale, perché se davvero potessi farlo, ossia se potessi disfare completamente il falso sé, allora alla fine il vero Sé sarebbe tutto ciò che rimane. Tu non devi fare nulla per il vero Sé! Il vero Sé è già perfetto, è già esattamente uguale alla sua Fonte. Per sperimentare questa perfezione, ciò che devi fare è rimuovere l’ego dalla tua mente inconscia: i muri di separazione che bloccano la tua esperienza di questa perfezione. Il Corso ti porta attraverso un processo che cancella il falso sé che crede erroneamente tu abbia assunto un’identità personale e individuale, un’esistenza separata da Dio. Come vedremo in questo libro, non è qualcosa che puoi fare da solo.

Questo solleva un’altra domanda. Qual è la tua parte nel disfare l’ego? È il praticare un certo tipo di perdono, non il tipo di perdono che pratica la maggior parte delle persone nel mondo, ammesso che lo pratichi. La forma tradizionale di perdono rende il mondo illusorio reale per la tua mente, mantenendo l’ego intatto in essa. Invece il vero perdono non rende il mondo illusorio reale e non mantiene l’ego intatto.

Ci sono persone che insegnano che dovresti “fare amicizia con il tuo ego”. Ma vorrei chiarire una cosa: l’ego non è interessato a essere tuo amico. Il tuo ego vuole ucciderti. Perché se puoi essere ferito o ucciso, allora sei un corpo. E se sei un corpo, l’intero sistema di pensiero basato sulla separazione dell’ego è vero. L’unica cosa reale che puoi fare con il tuo ego è disfarlo. Un Corso In Miracoli serve a disfare l’ego, o il falso sé che è arrivato a identificarsi con il corpo e la separazione. In realtà il vero Sé non ha niente a che fare con il corpo o la separazione. Come dice spesso il Corso: “Io non sono un corpo. Io sono libero. Poiché sono tuttora come Dio mi ha creato.” 6 E Dio ti ha creato per essere esattamente come Lui, uguale alla tua Fonte per sempre, completamente ed eternamente in uno stato di Unità.

Questa esistenza, apparentemente separata, è in realtà un sogno. L’insegnamento che il mondo e l’universo sono un’illusione ha migliaia di anni, ma il Corso lo rivede alla luce dell’idea che questo mondo è un sogno da cui ti sveglierai, quel risveglio è l’illuminazione. Questo è ciò che intendeva Buddha quando ha detto: “Sono sveglio”. Oggi, la maggior parte degli studenti di spiritualità pensa che quando Buddha ha detto: “Sono sveglio”, intendeva dire che si sentiva incredibilmente vigile e pronto a dimostrarlo con tutto se stesso. Infatti questo è ciò che normalmente si intende oggi per illuminazione. Ma Buddha non intendeva dire che era più sveglio nel sogno, intendeva dire che si era risvegliato dal sogno. Questa non è una differenza da poco. Cambia tutto. Buddha si rese conto che non era il sogno, ma il sognatore, in realtà non era nemmeno nel sogno. Il sogno proveniva da lui, lui non era un effetto del sogno, ma la causa di esso.

Questo è il motivo per cui UCIM è assolutamente fondamentale per comprendere “G” (Gesù) e Buddha. Non si può raggiungere l’illuminazione senza passare totalmente dall’essere effetto del sogno all’essere il sognatore, ossia la causa del sogno. Solo così è possibile svegliarsi. Per poterlo fare, l’ego dovrà essere disfatto, perché è lui che ti tiene bloccato nello stato di sogno di separazione.

Non possiamo risvegliarci da questo sogno senza l’aiuto che ci viene dal di fuori del sogno, ossia dall’esterno del sistema.

Un’analogia che mi piace usare a questo proposito è: immagina di avere una figlia di tre anni che sta dormendo nel suo letto, sbirci nella sua stanza e vedi che sta facendo un brutto sogno, è agitata e ha un’espressione infelice sul volto. Cosa fai? Certamente non vai lì a scuoterla per svegliarla, perché questo potrebbe spaventarla ancora di più. Forse istintivamente ti vai a sedere a lato del letto e le sussurri qualcosa. Qualcosa del tipo: “Ehi, è solo un sogno, non devi preoccuparti, quello che stai vedendo non è vero, lo hai inventato tu e poi ti sei dimenticata di averlo inventato. Stai vedendo questo con la tua mente.” Prova a pensarci, con cosa lei sta vedendo quel sogno? I suoi occhi sono chiusi! E così continui a rassicurarla dicendo cose del tipo: “Va tutto bene, sono qui vicino a te e mi prenderò cura di te”.

Poi potrebbe succedere una cosa interessante. Tua figlia potrebbe davvero iniziare a sentire la tua voce nel suo sogno. La Verità può essere ascoltata nel sogno. La Verità non è nel sogno, mai! Ma la Verità può essere ascoltata nel sogno. Se tua figlia ascolta la Voce giusta invece della voce che parla della realtà del sogno, inizia a rilassarsi. Forse inizia a pensare che quel sogno, che lei pensava fosse così importante, non è un grosso problema. Poi, quando sarà pronta a svegliarsi senza paura, lo farà. Una volta sveglia, si renderà conto che non aveva mai lasciato il suo letto. È sempre stata lì. Il letto non era sparito, era solo fuori dalla sua consapevolezza.

Quando la mattina ci svegliamo dai sogni che abbiamo fatto durante la notte, tutto quello che troviamo è diverso da ciò che abbiamo sognato. Un Corso In Miracoli dice: “Tu sei a casa in Dio, sognando di essere in esilio, ma perfettamente in grado di risvegliarti alla realtà.” 7 Mentre facciamo questo sogno, che non è la realtà, lo Spirito Santo ci sussurra lo stesso tipo di cose che noi potremmo sussurrare a un bambino di tre anni che sta facendo un brutto sogno a letto di notte. Anche in questo momento lo Spirito Santo ci sta dicendo: “Ehi, è solo un sogno, non devi preoccuparti, quello che stai vedendo non è vero, sei stato tu a inventarlo e poi ti sei dimenticato di averlo fatto e ora lo stai vedendo con la tua mente.” Il Corso ci dice che stiamo rivedendo mentalmente “… il viaggio dal punto in cui è terminato, guardandolo a ritroso…”.8 Inoltre, fa questa affermazione definitiva: “Trascorri tutto il tuo tempo sognando”.9

La ragione per cui questo sogno sembra molto più reale dei sogni che facciamo a letto di notte è causata dai livelli. In Cielo, dove c’è solo Unità perfetta e nessuna differenza, non ci sono livelli. Mentre il mondo dell’ego è pieno di livelli e di differenze. Un trucco per farci credere che – dato che questo sogno sembra molto più reale di quelli che facciamo la notte – questa deve essere la realtà. Anche molti fisici di oggi ti diranno che l’universo deve essere un’illusione e che non è possibile che sia qui. Alcuni, addirittura, si stanno convincendo che tutto l’universo è una simulazione. Ma in qualunque modo tu voglia vederla, rimane il fatto che sogni di essere nato, sogni di avere questa strana vita, sogni di morire, sogni di avere un periodo intermedio, sogni di nascere di nuovo e così via. Le nostre vite sono come sogni seriali che si verificano una dopo l’altra, lasciandoci sempre in uno stato irreale. Anche se la forma dei sogni sembra cambiare, il contenuto è sempre lo stesso: separazione. Il Corso insegna che questo è uno stato irreale e che in uno stato irreale e di confusione c’è sempre un’angoscia di sottofondo, indipendentemente che tu ne sia o meno cosciente. Tuttavia, se abbiamo la volontà di ascoltare la Voce corretta che parla della Realtà dello Spirito, anziché la voce dell’ego che parla della realtà del sogno, inizieremo a rilassarci. Magari inizieremo a renderci conto che tutte queste cose che pensavamo fossero così importanti nel sogno non erano poi così rilevanti. Forse appena al di là del sogno c’è una realtà più grande presente ovunque. Non è che mentre sogniamo non ci sia, semplicemente è fuori dalla nostra consapevolezza. Questo è il motivo per cui il Corso parla di “…eliminare i blocchi alla consapevolezza della presenza dell’amore, che è la tua eredità naturale”.10 La tua eredità naturale non è nient’altro che il Regno dei Cieli, questo non devi guadagnartelo: ti è stato dato in dono da Dio. Un regalo non deve essere guadagnato, ma devi risvegliarti dall’essere qui per riconoscerlo. Amo la domanda del Corso che chiede: “In che altro modo potresti trovare gioia in un luogo senza gioia se non rendendoti conto che non sei lì?”.11

Il Corso è un insegnamento molto POTENTE, non il piccolo ritratto che la maggior parte dei suoi insegnanti dà di esso. Lo Spirito Santo ci guida a risvegliarci non a essere individui migliori, ma a essere TUTTO, nientemeno che Uno con Dio. Questo non accade di notte, è un processo che dobbiamo attraversare. Lo spirito è una forma di vita più elevata di quella di un corpo. Se non vuoi che il risveglio sia troppo spaventoso devi essere preparato per questa forma di vita più elevata. Proprio come una farfalla attraversa il processo del bozzolo, anche noi lo facciamo per risvegliarci a ciò che siamo veramente. Ciò che facilita questa metamorfosi è l’insegnamento dello Spirito Santo di un certo tipo di perdono. Come dice il Corso: “Il perdono è il tema centrale che percorre tutta la salvezza, mantenendo tutte le sue parti in relazioni significative: il suo percorso è guidato e il suo esito sicuro.”12

Sono tre i passi fondamentali che costituiscono il tipo di perdono dello Spirito Santo. Il metterli in pratica si traduce in ciò che il Corso chiama Visione, cosa che porta inevitabilmente al risveglio dal sogno della dualità e degli opposti.

Si inizia con il fare ciò che Un Corso In Miracoli afferma essere necessario per la salvezza della “Figliolanza”, che rappresenta tutti e tutto ciò che sembra esistere. “G” dice: “Pertanto, tutto il modo di pensare del mondo è completamente rovesciato”.13 Fare la tua parte nella salvezza è l’unica responsabilità che hai in questo caos totale in cui sembri trovarti, e questa parte la fai praticando l’unica forma di perdono insegnata dal Corso. Non devi salvare il mondo. Questo è il lavoro dello Spirito Santo. Il tuo compito è quello di seguire lo Spirito Santo invece di guidare. Ora, se hai una tua attività, non è necessario che tu dica che non sei il leader, è nella tua mente che devi sapere chi è il vero leader. Molte persone pensano che Gesù sia il massimo leader, ma la verità è che lui è il massimo seguace. Nel Corso, lui ci dice di aver ascoltato una sola Voce. Questa Voce è quella che il Corso descrive saggiamente come: “La Voce che parla per Dio”14, lo Spirito Santo, e non come “la Voce di Dio”. Dio non interagisce con il mondo, perché Dio è Unità perfetta e dovremmo essere felici che Lui non sia responsabile di questo mondo. Se Lo fosse, sarebbe folle quanto noi. Ma poiché Dio è ancora Amore Perfetto, come dicono sia la Bibbia sia il Corso, Lui ci dà una Casa perfetta in cui tornare.

In questo sogno lo Spirito Santo, pur vedendo le nostre illusioni, non crede a esse. Se impariamo a pensare come lo Spirito Santo e seguiamo il Suo consiglio di perdonare ci risvegliamo allo Spirito. Il primo passo per fare questo richiede disciplina, cosa fondamentale quando si deve fare una scelta in una situazione difficile.

Faccio un esempio personale, immaginiamo che io stia guidando lungo la superstrada a Los Angeles, dove vivo, e un tizio mi blocca nel traffico. Tutti sappiamo che in macchina gli uomini danno il meglio di se stessi, a quel punto posso fare una scelta consapevole o meno a seconda delle interpretazioni che do a quello che vedo. Posso fare quello che fa la maggior parte della gente: pensare con l’ego, giudicare e magari anche reagire (grosso errore). Se poi ho una brutta giornata e sono particolarmente turbato, posso far vedere il dito medio alla persona che mi ha tagliato la strada. Questo potrebbe portare a diverse conseguenze. Cosa succederebbe se quella persona avesse una pistola? Potrei morire, non che ci sia qualcosa di sbagliato nel morire. Anche perché, dopotutto, quando il corpo sembra fermarsi e morire, la mente continua ad andare avanti, quindi non si “muore” mai veramente. Ma se voglio rimanere ancora qui perché ho delle cose da finire, posso fare un’altra scelta.

Invece di reagire con l’ego, posso fermarmi. Non è facile, perché va contro tutto ciò che mi è stato insegnato, per quello che posso ricordare. Fermarsi è particolarmente difficile per i maschi. I maschi hanno un problema chiamato testosterone. Se mi spingi, ti spingo. È integrato nel sistema. È così che gli uomini iniziano le guerre. Sembra che la metà di noi non riesca a fare nulla di costruttivo. Eppure è possibile fare un’altra scelta. Rendersi conto che si sta cominciando a pensare con il proprio ego e fermarsi. Questo è il primo passo verso il vero perdono ed è il più difficile da compiere, perché fare questo primo passo in modo coerente richiede la ferma decisione di cambiare e lo sforzo finalizzato all’abitudine di pensare con lo Spirito Santo invece che con l’ego.

Una volta che hai imparato a non reagire con l’ego, cosa che richiede la disciplina e l’allenamento mentale insegnato nelle lezioni del Libro Degli Esercizi, puoi andare al passo successivo del perdono. Alla fine tutti e tre i passi si fonderanno in uno, finché diventeranno un’abitudine senza dover più pensare ai singoli passi. Conoscerai solo la Verità e penserai di conseguenza. Questo è molto simile al concetto Zen di conoscere la verità non articolata. All’inizio è essenziale imparare e praticare i passi in modo che tu sappia cosa stai facendo così da sapere che cosa stai scegliendo. I passi poi, un po’ alla volta, diventeranno parte di te e saprai che sono diventati tali quando diventerai consapevole che se non perdoni perdi. A quel punto saprai che sei sempre tu a ottenere veramente i benefici del perdono quando lo pratichi.

Se riesci a smettere di reagire con l’ego, puoi fare il secondo passo e iniziare a pensare con lo Spirito Santo. Questo è ciò che il Corso chiama “Istante Santo”. È l’istante in cui passi dal pensare con l’ego al pensare con lo Spirito Santo. Ora hai fatto la scelta giusta. Perché, che ti piaccia o no, tu fai sempre una scelta, non puoi pensare sia con l’ego sia con lo Spirito Santo. Essi rappresentano due sistemi di pensiero completi che si escludono a vicenda. Scegliere con saggezza porta a un’esperienza di vita totalmente diversa. Può anche portare a un risultato pratico, ma questo è solo l’effetto. Il nostro obiettivo riguarda la “causa”. Se ti prendi cura della causa, l’effetto si prenderà cura di se stesso. L’ego ti sta dicendo che quello che stai vedendo qui è reale, che il corpo è reale, che hai un problema reale con persone reali di cui ti devi occupare in un mondo reale. Lo Spirito Santo invece ti dice una cosa completamente diversa: quello che stai vedendo non è reale.

Oltre a descriverlo come un sogno, il Corso descrive il mondo illusorio dell’ego come una proiezione che proviene dalla tua mente inconscia. Ma dato che non puoi vedere il tuo inconscio, non puoi vedere che sei tu quello da cui proviene la proiezione. Hai realizzato una proiezione di corpi e un trilione di forme di separazione. Ma le persone non sono corpi, sono ancora Spirito perfetto a Casa in Dio. Questo è stato semplicemente dimenticato. Il Corso ti chiede: “Cosa succederebbe se riconoscessi che questo mondo è un’allucinazione? Cosa accadrebbe se capissi veramente che l’hai fatto tu? Che cosa succederebbe se ti rendessi conto che coloro che sembrano camminare in esso, peccare, morire, attaccare, uccidere e distruggere se stessi, sono interamente irreali?” 15 Alla fine per te sarà impossibile reagire al mondo nello stesso modo in cui eri solito fare. Nello scegliere lo Spirito Santo intraprenderai il secondo dei tre passi utili a risvegliare lo spirito in te stesso. Come insegna il Corso: “Il termine mente viene usato per rappresentare il principio attivante dello spirito, di cui fornisce l’energia creativa.”16 Scegliendo lo spirito, lo attivi nella tua mente. Il Corso insegna anche che i miracoli “Guariscono perché negano l’identificazione con il corpo ed affermano l’identificazione con lo spirito.”17

In Un Corso In Miracoli, il “miracolo” è il tipo di perdono che ha le seguenti caratteristiche: proviene da un luogo di causa e non di effetto ed è un atteggiamento in cui si smette di essere delle vittime e si inizia a essere responsabili della propria proiezione. I nativi americani erano soliti dire: “Ecco il grande mistero”. Un Corso In Miracoli dice: “Osserva la grande proiezione…”18 perché questo è tutto ciò che è l’universo del tempo e dello spazio. Come hanno insegnato alcune discipline per migliaia di anni: tutto è un’illusione. Anche se non sei in grado di vedere da dove proviene la proiezione, puoi disfare tutti gli effetti che ha su di te ritirando la tua fede da essa, poiché è questa che le dà potere su di te.

Il sogno non viene sognato da qualcun altro, non c’è nessun altro, è tutto solo una tua proiezione. Se qualcuno o qualcosa in questo mondo ha il potere di farti del male, è perché tu gli hai dato quel potere. Ora è il momento di riprendersi quel potere e rimetterlo nel luogo a cui appartiene: in Dio. Nel tempo, questo cambia tutto. Il Corso dice: “I miracoli sono abitudini…”19 La tua mente viene riqualificata per perdonare invece che giudicare.

Per quanto riguarda la tua esperienza, puoi arrivare al punto in cui il mondo non può farti del male. Come dice il Corso in merito alla forma di perdono dello Spirito Santo: “Essa nega la capacità che qualsiasi cosa che non è di Dio possa avere effetto su di te. Questo è l’uso corretto della negazione.”20 Se sei causa anziché effetto, inverti il modo di vedere il mondo. Così il perdono è giustificato, perché se tutto quello che vedi è reale, allora il perdono non può essere giustificato. Ma se quello che vedi è una tua proiezione, il perdono è totalmente giustificato. Più ti abitui a guardare il mondo, non come ti venisse dato, ma come venisse da te, più diventa impossibile reagire a esso come facevi prima e più potrai renderti conto che stai sognando.

Nel 2003, poco dopo l’uscita del mio primo libro La Scomparsa dell’Universo, ho avviato un gruppo di studio online su Yahoo che si occupava sia della Scomparsa sia di Un Corso In Miracoli. È cresciuto ed è diventato il più grande gruppo di studio del Corso nel mondo. Nel gruppo abbiamo coniato una formula abbreviata per “opportunità di perdono”, abbiamo iniziato a chiamarla JAFO (SUOP), un acronimo per “Just another forgiveness opportunity” (Solo un’altra opportunità di perdono). Questa frase nasce dal fatto che ci saranno sempre opportunità di perdono finché ci sembra di essere qui. Tuttavia, è possibile raggiungere il punto in cui queste opportunità di perdono non potranno più influire su di te. Quando finalmente raggiungerai quel momento nel tuo cammino spirituale, questi JAFO/SUOP saranno meno impegnativi, il tuo perdono sarà sempre più automatico e ti porterà a vivere un’esperienza di grande cambiamento.

Spesso nei miei seminari mi vengono rivolte delle domande sul significato del Corso e di solito inizio la mia risposta dicendo che il modo migliore per conoscere il significato del Corso è accettare ciò che dice. Può sembrare ovvio, ma il Corso dice un sacco di cose che la gente non vuole sentire, perché c’è un’enorme resistenza psicologica ad accettarle. Ad esempio dice: “Non c’è alcun mondo! Questo è il pensiero centrale che il corso tenta di insegnare.” 21 La maggior parte delle persone non vuole sentire questo. Esse vogliono il mondo e le cose da cui sono attratte, sperando allo stesso tempo che le vengano risparmiate, almeno in parte, quelle cattive. Eppure il Corso dice anche (qui è Gesù che parla in prima persona come Voce del Corso): “Una volta ti ho chiesto di vendere tutto ciò che avevi, di darlo ai poveri e di seguirmi. Questo è ciò che intendevo: se non hai alcun investimento in qualsiasi cosa di questo mondo, puoi insegnare ai poveri dov’è il loro tesoro. I poveri sono semplicemente coloro che hanno investito in modo errato e sono poveri davvero!” 22 Per investimento qui il Corso intende investimento psicologico: i suoi insegnamenti sono sempre dati a livello della mente, mai a livello fisico. Per poter tornare a Casa è necessario disfare l’ego lasciando che gradualmente lo Spirito Santo diventi la forza dominante della tua mente, in modo che alla fine possa diventare l’unica forza che hai veramente.

Il mondo nel quale avevamo creduto è nient’altro che un sogno. William Shakespeare, che secondo i miei maestri era illuminato, aveva ragione quando scrisse queste parole ne La Tempesta:

… ti vedo assai turbato, come sgomento: non aver paura

I giochi di magia sono terminati.

Come ti avevo detto, quegli attori erano solo spiriti dell’aria,

ed in aria si son tutti dissolti, in un’aria sottile e impalpabile.

E come questa rappresentazione – un edificio senza fondamenta –

così l’immenso globo della terra, con le sue torri ammantate di nubi,

le sue ricche magioni, i sacri templi e tutto quello che vi si contiene

è destinato al suo dissolvimento;

e al pari di quell’incorporea scena che abbiam visto dissolversi poc’anzi, non lascerà di sé nessuna traccia.

Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni;

e nello spazio e nel tempo d’un sogno

è racchiusa la nostra breve vita.

(traduzione: Goffredo Raponi)

Queste parole si adattano molto bene al Testo di UCIM. Il Corso conduce a un sogno lucido su un livello completamente nuovo che alla fine fa in modo che tu ti renda conto che stai sognando. Ogni JAFO/SUOP è ugualmente perdonabile. Così puoi cominciare a rilassarti. La vera pace della mente ti appartiene. Paradossalmente, ora tu funzioni meglio anche nel sogno perché puoi pensare in modo più chiaro e perché hai la Guida e l’ispirazione dello Spirito Santo che ti accompagnano.

Rivediamo il primo passo del perdono: devi accorgerti che stai pensando con l’ego e fermarlo! Ciò richiede disciplina, perché l’ego è molto intelligente e troverà mille modi diversi per convincerti che tu e gli altri siete corpi, cosa che rende tutto vero. Tuttavia, ripetendo, lo Spirito Santo ti da un’identità completamente diversa da ricordare: “Io non sono un corpo. Io sono libero. Poiché sono tuttora come Dio mi ha creato.” 23 Questo vale anche per gli altri, quindi il secondo passo del perdono implica la comprensione che ciò che stai vedendo non è vero, e che devi cambiare idea e pensare con lo Spirito Santo invece che con l’ego. Se accetti questo, lo Spirito Santo ti darà le idee corrette del Corso, quelle che per te sono le migliori da applicare alla situazione o all’evento in cui ti trovi coinvolto. O potresti non dover pensare affatto. Potresti trovarti semplicemente in uno stato di pace.

Alla fine, quando l’ego viene disfatto e lo Spirito Santo inizia a dominare la tua mente, sarai in grado di ascoltare l’ispirazione e i messaggi che provengono da Lui in modo più chiaro. Potrai anche ricevere risposte alle domande pratiche che hai su come procedere nella tua vita illusoria. La vita vissuta con lo Spirito Santo è un’esperienza totalmente diversa da quella vissuta con l’ego: non sei mai solo, anche se sei l’unica persona nella stanza.

La tua mente inconscia sa tutto. Deve sapere tutto, perché è da lì che viene la proiezione dell’universo spazio-temporale. E se sa tutto, sa che davvero c’è solo Uno di noi. E se sa che davvero c’è solo Uno di noi, interpreterà tutto ciò che pensi del mondo o di un’altra persona come ciò che pensi di te. Questo è un pensiero piuttosto serio. Le persone si chiedono perché sono depresse, questo a causa del fatto che non si rendono conto che tutto il lerciume che hanno pensato in merito agli altri per tutta la vita ricade su di esse. Questo determina come si sentono riguardo a se stesse e stabilisce alla fine la loro identità, il modo di vedersi e come credono di sentirsi! Un altro aspetto importante del secondo passo del perdono è che comprendi che stai perdonando gli altri non perché hanno fatto davvero qualcosa, ma perché non hanno fatto davvero nulla, dato che sei tu quello che in primo luogo li ha fatti. Così perdoni gli altri perché non hanno fatto davvero nulla. Ecco perché sono innocenti. Questo tipo di perdono porta a reinterpretare l’immagine che hai di te stesso. Se gli altri sono colpevoli, anche tu sei colpevole. Ma se gli altri sono innocenti, anche tu sei innocente. Non c’è modo di evitare questo a causa di una legge della mente molto importante, legge che UCIM articola in questo modo: “Come vedrai lui, così vedrai te stesso.” 24

Tuttavia a questo punto è vitale non fermarsi qui, come fanno molti studenti. C’è un’altra parte molto importante, oltre a questa, che la grande maggioranza delle persone non prende mai in considerazione. Se è vero che come vedi ti vedrai, e se attraversi la vita pensando che il mondo e le persone sono solo illusioni, la tua mente interpreterà questo come conferma del fatto che sei un’illusione. Ciò ti farà sentire vuoto e privo di significato, descrizione abbastanza buona della depressione. Ecco perché Un Corso In Miracoli è molto più pratico di quanto la maggior parte delle persone ritenga. Non descrive solo il sistema di pensiero dell’ego, che è il sistema di pensiero della maggior parte del mondo, ma lo sostituisce completamente con il sistema di pensiero dello Spirito Santo. È quindi imperativo combinare il terzo passo del perdono con i primi due.

L’errore più grande che fanno gli studenti di Un Corso In Miracoli come altri studenti spirituali quando si tratta di perdono, è che non vanno fino in fondo. Il loro perdono è troppo limitato. Ciò fa emergere il terzo passo del perdono, che è basato sull’Unità dello Spirito piuttosto che sul caos di un mondo instabile e apparentemente separato. Questa è la vista spirituale. Con essa impari a vedere come vede lo Spirito Santo, così entri in contatto con ciò che sei veramente. Lo Spirito Santo vede ovunque l’Amore e l’Innocenza dello Spirito, infatti il Corso dice: “Ovunque guarda vede Se stesso, e siccome è unito, offre sempre l’intero Regno.” 25

Così il terzo passo è ciò che i miei insegnanti chiamano vista spirituale, e che il Corso descrive non solo come Visione ma anche come vera percezione. In questo modo cambi la tua esperienza e in definitiva ciò che credi sia la tua identità, cambiando il tuo modo di pensare e il modo di vedere gli altri come il Corso ci dice nella sezione finale del testo: “Scegli di nuovo cosa vuoi che sia, ricordando che ogni scelta che fai stabilisce la tua identità come la vedrai e crederai che sia.” 26 Per questo è fondamentale ricordare che lo Spirito Santo non pensa in termini di separazione. Lo Spirito Santo pensa in termini di totalità e di Unità dello Spirito. La vista spirituale dipende dal tuo modo di pensare. Con la vista spirituale trascendi il corpo, così come l’idea di individualità, e cominci a pensare fuori dagli schemi. Pensi a quella persona non solo come parte del tutto, ma come tutto ciò che è.

È possibile continuare una normale conversazione con qualcuno e nello stesso tempo riconoscere nella propria mente ciò che realmente è: Uno con Dio; e dove realmente è: in Cielo. E se pensi alle persone in quel modo abbastanza spesso e abbastanza a lungo, alla fine non potrai fare a meno di sperimentare ciò che anche tu sei veramente e dove sei veramente. È così che funziona la mente. È così che Gesù ha contattato la sua Divinità. È così che Buddha si è risvegliato dal sogno. Ecco come alcuni degli altri maestri presentati in questo libro pensavano, in forme diverse, pur mantenendo la stessa idea. Appena oltre il velo della separazione esiste l’Unità della Realtà che è l’unica vera Realtà che c’è. Questa è la non-dualità. Questi maestri sapendo di essere loro la causa della separazione non si sentivano vittime del sogno, ma autori del sogno. Così, quando il processo di disfacimento dell’ego è totale perché tutte le tue lezioni di perdono sono state completate e i sensi di colpa hanno lasciato la tua mente, arriva il momento in cui metti da parte il corpo per l’ultima volta e ti svegli a Casa in Dio nella realtà senza tempo dell’eternità.

Il perdono, se fatto correttamente, porta automaticamente all’amore, perché questo è ciò che sei. L’amore porta alla pace. L’applicazione pratica di queste idee, da parte di un numero sufficiente di persone, alla fine può portare non solo alla loro illuminazione, ma alla pace mondiale, è così che si fa la propria parte nella guarigione della mente collettiva di tutti gli esseri.

Il mondo ha cercato di raggiungere la pace mondiale nel posto sbagliato: là fuori nello schermo. Ma concentrandosi nel posto giusto, verrà il momento in cui la pace mondiale sarà finalmente raggiunta. Questo magari non accadrà in questa vita, ma non importa. Tu puoi fare la tua parte ora. Così puoi svegliarti e andare a Casa.

Ne La Scomparsa dell’Universo, i miei maestri, parlando delle prospettive in merito alla pace mondiale, mi hanno detto una cosa molto interessante: “La gente del mondo non vivrà mai in pace finché non avrà la pace interiore”. Questo perché, come il Corso ci insegna, ciò che vediamo sullo schermo che chiamiamo vita, in realtà “È il testimone del tuo stato mentale, l’immagine esterna di una condizione interna.” 27 In verità, il mondo illusorio è solo una rappresentazione simbolica di ciò che esiste nell’unica, grande mente nascosta, che Carl Jung chiamava “l’inconscio collettivo”. Se quello che stiamo vedendo è un riflesso di ciò che c’è dentro la mente, allora finché ci saranno conflitti in essa, continueranno a esserci conflitti nel mondo: guerre, omicidi, crimini, terrorismo, caos, o solo disaccordi. Ma verrà il giorno in cui ci saranno abbastanza persone che raggiungeranno la pace interiore attraverso il tipo di perdono che disfa l’ego. Quando questo accadrà, tutto cambierà.

Penso che sia stato molto appropriato che chi ha pubblicato Un Corso In Miracoli abbia chiamato se stesso Foundation For Inner Peace (Fondazione Per La Pace Interiore). Sono migliaia di anni che la razza umana cerca di raggiungere la pace nel mondo proprio in questo ciclo della storia. Ha provato con la diplomazia, quando non ha funzionato ha provato con la negoziazione e quando anche questa non ha funzionato ha provato con la guerra. Ma la gente dopo pochi anni si è stancata della guerra e ha provato con la Lega delle Nazioni. Ma anche questa non ha funzionato, così dopo l’ultima guerra ha provato con l’ONU e ora occasionalmente sembriamo avere la pace. Ma non è vera pace. Come dice il Corso: “Non confondere la tregua con la pace, né il compromesso con la fuga dal conflitto.” 28 Nessuno dimentica mai dove ha seppellito l’ascia. Questo perché non è stata affrontata la causa. Quando si raggiungerà la massa critica, nella quale un numero sufficiente di persone nel mondo avrà realizzato la pace interiore, la pace esteriore dovrà letteralmente manifestarsi. Poiché come direbbe Shakespeare: “Deve seguire, come la notte segue il giorno”.

Hai l’opportunità di dare un vero contributo alla guarigione della mente inconscia, e quindi del mondo, con il tuo perdono e la realizzazione personale della pace interiore. Magari gli storici non ti metteranno nei libri di storia, e allora? La maggior parte della gente finita nei libri di storia è gente di guerra. Tu sei responsabile della pace. Come disse l’immortale Gandhi: “Devi essere il cambiamento che desideri vedere nel mondo”. Forse Gandhi non fu il primo a dirlo; lo aveva già detto Buddha e probabilmente altri prima di lui. Gandhi sapeva che questo era vero e lo viveva. Puoi farlo anche tu se sei abbastanza determinato a raggiungere la tua illuminazione e la Pace di Dio. Non dobbiamo essere intimiditi dai maestri che ci hanno preceduti, perché come spiega Gesù nel Corso: “Non c’è niente di me stesso che tu non possa raggiungere.” 29

Sia Mary Baker Eddy che il Corso dicono: “Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti” dovrebbe essere “Tutti sono chiamati ma pochi scelgono di ascoltare.” 30 Tu sei disposto ad ascoltare? Una delle mie frasi preferite del Corso appare nella sezione finale del Testo chiamata “Scegli di nuovo”, dice: “Scegli di nuovo se vuoi prendere il tuo posto tra i salvatori del mondo, o rimarrai all’inferno e terrai lì i tuoi fratelli.31 Ci sono molte persone che hanno paura di andare all’inferno e non si rendono conto che sono già lì. Secondo la metafisica intransigente del Corso, qualsiasi condizione di separazione dal Cielo è l’inferno. Alla fine sarà possibile cambiare la propria esperienza in una forma di vita superiore: una vita senza forma. Puoi passare dall’esperienza di essere un corpo, all’Unità dello Spirito.

Il mondo è pieno di opportunità di perdono, se vogliamo sfruttarle. Se abbiamo fiducia e perseveranza, possiamo raggiungere l’atteggiamento di “G”: “Rallegriamoci di poter camminare nel mondo e di trovare così tante occasioni di percepire un’altra situazione in cui il dono di Dio può di nuovo essere riconosciuto come nostro! Così svaniranno tutte le vestigia dell’inferno, i peccati segreti e gli odi nascosti. E tutta l’amorevolezza che nascondevano, apparirà ai nostri occhi come i prati del Cielo, per sollevarci al di sopra delle strade irte di spine su cui viaggiavamo prima che il Cristo apparisse.” 32

Possiamo fare la nostra parte per portare la vera pace non solo al nostro sé, ma anche al sogno che chiamiamo universo, sogno che alla fine svanirà, così come svanisce ogni sogno quando ci si sveglia. Possiamo ottenere ciò praticando il perdono e vedendo con la vista spirituale. È questa la nostra unica responsabilità, ma essa è importante. È la professione naturale di tutti coloro che sono sulla scala che porta all’illuminazione. Sei il benvenuto se vuoi partecipare. Lo Spirito Santo si prenderà cura di tutto il resto

Chi è Gary Renard
I Libri di Gary Renard
3V Edizioni

Note (citazioni da Un corso In Miracoli)

1 (T-1.VI.2:1)

2 (T-Int.2:2)

3 (T-Int.2:3)

4 (M-21.1:9-10)

5 (T-31.VI.2:1)

6 (L-201/220.Tit)

7 (T-10.1.2:1)

8 (L-158.4:5)

9 (T-18.II.5:12)

10 (T-Int.1:7)

11 (T-6.II.6:1)

12 (L-169.12:1)

13 (M-28.2:2)

14 (T-5.II.Tit)

15 (T-20.VIII.7:3-5)

16 (M.CT-1.1:1)

17 (T-I.I.29:3)

18 (T-22.II.10:1)

19 (T-1.I.5:1)

20 (T-2.II.1:11-12)

21 (L-132.6:2-3)

22 (T-12.III.1:1-3)

23 (L-201/220.Tit)

24 (T-8.III.4:2)

25 (T-6.II.12:5)

26 (T-31.VIII.6:5)

27 (T-21.Int.1:5)

28 (T-23.III.6:l)

29 (T-1.II.3:10)

30 (T-3.IV.7:12)

31 (T-31.VIII.1:5)

32 (T-31.VIII.9:1-3)